Le associazioni dei gestori dei benzinai hanno proclamato uno sciopero per il 26 e 26 gennaio a seguito delle misure varate dal Cdm sulla trasparenza del prezzo dei carburanti nelle stazioni di servizio, dopo l’ondata di rincari, registrata a partire da inizio anno. “Per porre fine a questa ‘ondata di fango’ contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della Categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio“, si legge in una nota Faib-Confesercenti, Fegica, Figisc-Confcommercio. Le associazioni rappresentano circa 16mila dei 22mila gestori di punti di rifornimento disseminati sulla rete stradale ed autostradale nazionale. Dall’1 gennaio non è più in vigore lo sconto sulle accise che gravano sui carburanti, durato da marzo a novembre e poi con riduzione fino al 31 dicembre. Intanto, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, difende le decisioni del suo governo e sottolinea che “col taglio delle accise non ci sarebbero stati altri aiuti“. Il ministro Adolfo Urso, domani 13 gennaio, presiederà il tavolo tecnico del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti sulle dinamiche dei prezzi dei carburanti. All’incontro saranno presenti il sottosegretario Bitonci e il Garante dei prezzi Mineo. “Accogliamo positivamente la convocazione con le Associazioni dei Consumatori da parte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso”. Questa, in sintesi la nota Adoc che plaude all’iniziativa del ministro sul caro carburanti. “Sarà l’occasione per trovare insieme risposte concrete e immediate all’emergenza relativa ai prezzi dei carburanti che sta creando disagi ai consumatori e che comporterà ulteriori aumenti a catena. Ci auguriamo che a questo incontro seguiranno, in tempi brevi, tavoli di confronto con le Associazioni dei Consumatori per trovare le giuste risposte anche al caro-energia e al caro-bollette che da mesi stanno mettendo in ginocchio le famiglie che devono decidere se mangiare o pagare le bollette”, conclude la nota. “Vedremo la traduzione in una norma, ma gli annunci non contengono nulla che abbia effetto sui prezzi – è il commento di Roberto Di Vincenzo, presidente della Federazione italiana gestori carburanti e affini (Fegica) – . Le accise rimangono tra le più alte del mondo, mentre gli speculatori internazionali e la criminalità che sottrae ogni anno 13 miliardi di euro all’erario italiano rimangono al riparo“.Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Navigazione articoli Siracusa, domani esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia e festa delle reliquie Costituita in Confindustria Siracusa la sezione “ICT-Hi tech”