Giovedì scorso, presso il dopo lavoro “ISAB” di Città Giardino di Melilli , si è conclusa la 15^ edizione dell’iniziativa “Un Casco vale una Vita”, progetto ideato dal Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Siracusa e sviluppato in sinergia con l’Ufficio Scolastico Territoriale e la società ISAB.
Dopo l’introduzione di Gianni Catania, presentatore della serata, il Col. Gabriele Barecchia, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, ha salutato le Autorità civili e militari intervenute, gli studenti che hanno partecipato al concorso con i loro disegni, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e i genitori, ripercorrendo la storia della manifestazione, avviata nel 2009, arricchitasi di contenuti anno dopo anno con l’introduzione di nuovi elementi che hanno ampliato la portata dell’importante messaggio di impegno sociale che lo anima.
Il Comandante Provinciale ha sottolineato come quest’anno la partecipazione degli studenti sia stata ancora più forte ed il livello degli elaborati superiore rispetto agli anni precedenti. Ha anche evidenziato che i Carabinieri hanno tenuto conferenze in tutti gli istituti scolastici, nel corso delle quali si è parlato di Legalità in senso ampio, spaziando dalla sicurezza stradale, alla concentrazione alla guida e dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.
Hanno successivamente preso la parola il Direttore Generale di Isab, Bruno Martino, che ha ricordato l’impegno profuso per la realizzazione dell’iniziativa, l’attenzione dell’azienda al mondo giovanile e le nuove sfide di ISAB dopo il closing con “GOI Energy”. Per l’Ufficio Scolastico Provinciale è intervenuto il professore Marco Trigilia, che ha ringraziato i docenti e gli studenti che con la loro partecipazione hanno contribuito alla diffusione della cultura della legalità e della prevenzione delle condotte scorrette alla guida di veicoli.
Infine, ha concluso il Sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, che ha sottolineato l’importanza della manifestazione e di tutti gli altri interventi di responsabilità sociale a favore del territorio, svolti con numerosi progetti nel campo della sicurezza, dello sport, dell’ambiente e del lavoro, per educare i giovani al rispetto delle regole.
Più di 4.000 studenti ed oltre 50 conferenze. E’ questo il bilancio dell’attività formativa, tenuta nell’anno scolastico in corso, nelle scuole della provincia attraverso le numerose conferenze che gli
ufficiali e i comandanti di Stazione, spesso insieme ai dirigenti ISAB, hanno tenuto per affrontare
con i giovani studenti tematiche delicate e condividere con loro i valori a fondamento dell’Arma dei
Carabinieri, riferimento per la società, ribadendo l’importanza di affiancare alla repressione una
costante e capillare formazione per la diffusione di una cultura della legalità pienamente condivisa,
un investimento per il futuro della società che nasca dall’intimo convincimento, della bontà dei
valori e dell’importanza del rispetto delle regole, a cominciare proprio dalla tutela dell’incolumità
personale attraverso l’uso corretto del casco.
Dopo gli incontri, ciascuna delle terze classi di scuola secondaria di 1°grado della provincia ha
realizzato dei disegni sul tema scelto quest’anno: “Io metto il casco, provaci anche tu”. Sui 165
caschi donati da ISAB, è stato apposto il logo ideato dallo studente Giuseppe Fiorenza dell’Istituto
Superiore ad indirizzo artistico, “A. Gagini” di Siracusa, a cui è stata donata in premio una
videocamera “GO-PRO”.

Il collegio dei docenti ha, quindi, proclamato i vincitori di classe dei 39 istituti coinvolti quest’anno.
Con il supporto e la supervisione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Siracusa, gli elaborati
vincitori di classe e d’istituto sono stati esaminati da una commissione formata dai partners
promotori del progetto e da docenti del Liceo Artistico “Antonello Gagini” di Siracusa, che, sulla
base del linguaggio artistico e delle tecniche grafiche utilizzate nonché delle tematiche
rappresentate, hanno scelto i migliori tre a cui è stata poi donata, come premio, una videocamera
“GO-PRO”.
Dopo la foto ricordo, i ragazzi hanno ritirato i loro caschi e si sono divertiti, fra le moto e le auto dei
Carabinieri, esposte in uno stand con attrezzatura e materiale dell’Arma.

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