“Esprimiamo particolare apprezzamento per la partecipazione dell’Assessore dell’economia della Regione siciliana, Marco Falcone, al Consiglio regionale della nostra Associazione e chiediamo che a questa iniziativa possa fare seguito un incontro con il presidente della Regione, Renato Schifani. L’esigenza di un forte raccordo tra la Regione Siciliana e l’Anci Sicilia è particolarmente importante in una regione che, pur riconoscendo, anche nel proprio statuto speciale, il ruolo centrale dei Comuni, non ha ancora istituito, come nelle altre regioni d’Italia, il Consiglio delle Autonomie locali”. Lo hanno dichiarato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano nel corso del Consiglio regionale dell’Associazione, svoltosi ieri a Palermo.

L’Anci Sicilia ha, inoltre, chiesto all’Assessore all’economia di essere parte attiva nelle trattative tra Stato e Regione Siciliana che direttamente e indirettamente hanno un impatto sugli Enti locali, questo anche rispetto alla necessità che in quella sede si approntino finalmente scelte di carattere normativo e finanziario capaci di intervenire sulla crisi strutturale delle amministrazioni locali dell’Isola.

“È interesse diretto della Regione siciliana che vi siano norme che consentano ai Comuni di approvare gli strumenti finanziari nei tempi previsti dall’Ordinamento e di assumere le figure qualificate di cui hanno bisogno, anche al fine di poter attuare in maniera compiuta le scelte strategiche e di programmazione della Regione”, aggiungono Amenta e Alvano.

Con particolare riferimento agli aspetti finanziari l’ANCI Sicilia ha ribadito la necessità di reintegrare con 22 milioni di euro il “Fondo” per i comuni mantenendo la stessa entità di risorse destinate nel 2022, il ripristino dei 115 milioni, relativi alla copertura finanziaria del Fondo per gli investimenti, che provvedono a dare copertura anche alla quota capitale delle rate di ammortamento dei mutui accesi per il finanziamento di spese di investimento, il reintegro dei 200 milioni per il Fondo Progettazione (art. 11, comma 1, L.R. 2/2023, impugnato dal Governo nazionale) e di 50 milioni annui, anche a valere sugli Accordi Stato – Regione, quale contributo per i costi della spesa socio-sanitaria (compartecipazione per i costi di ricovero dei disabili psichici, minori e donne vittime di violenza) insieme alla previsione di 15 milioni annui per il funzionamento dell’Ufficio Comune delle Coalizioni Territoriali (costi di personale, strumentali e logistici) e per la spesa delle risorse territorializzate della Programmazione 2021/2027.

L’Assessore Falcone, in occasione dell’incontro, ha comunicato che nella “manovrina”, in discussione in questi giorni all’ARS, saranno reintegrati sia i 22 milioni del fondo destinato ai Comuni, che i 115 milioni di euro relativi alla copertura finanziaria del Fondo per gli investimenti. Ha annunciato, inoltre, che sono allo studio dei dipartimenti regionali soluzioni idonee a fronteggiare i maggiori costi dell’energia, i sovracosti relativi al conferimento dei rifiuti in discarica e la creazione di un fondo regionale di garanzia a parziale copertura del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità che ha vessato i Comuni in questi ultimi anni”.

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