Il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato le modifiche al regolamento della Consulta comunale giovanile. Un lavoro portato avanti con scrupolo e passione dall’assessore Giancarlo Pavano, il quale ha illustrato in aula i punti cardine del nuovo regolamento, “cui hanno fornito il loro contributo i componenti della II Commissione consiliare, tanti giovani e il dirigente Giuseppe Calabretta. La consulta – ha spiegato Pavano – è un organo autonomo, propositivo e consultivo dell’Amministrazione comunale nell’ambito delle politiche giovanili. Rappresenta e sostiene le voci e le aspirazioni della popolazione giovanile. Forma proposte di progetti, programmi o atti da sottoporre ai componenti e al Comune su materie riguardanti le tematiche giovanili. Supporta le associazioni del territorio e i gruppi al fine di costruire una rete. Promuove dibattiti pubblici e iniziative per valorizzare talenti nell’ambito della musica, della pittura, delle arti e della cultura in generale e formula proposte alle istituzioni scolastiche. Avranno il diritto al voto le associazioni e le organizzazioni di volontariato, espressione di tutti i movimenti politici, scolastici, universitari, religiosi, sociali, ambientali”.

Tra le novità più importanti quella riguardante la circostanza che tutti gli atti verranno depositati al Comune. “Avremo la possibilità di guardarli e avere una fotocopia di tutti verbali e – aggiunge Giancarlo Pavano – le persone potranno essere costantemente informate sull’attività della Consulta, la quale dovrà relazionare anche al consiglio comunale, iniziando così un percorso di collaborazione. Il futuro non si attende, si genera quotidianamente”.

A marzo intanto verrà emanato un bando pubblico. “Sto contattando le scuole e le associazioni del territorio – spiega Pantano – per informarle della possibilità prevista dal bando di partecipare con un loro delegato all’assemblea generale. Novità importante è quella che prevede la partecipazione alla Consulta comunale giovanile, senza diritto di voto, dei rappresentanti di istituto delle scuole secondarie di secondo grado e dei rappresentanti della consulta provinciale degli studenti di ogni istituto secondario di secondo grado perché l’idea è di dare la possibilità a questi ragazzi di formarsi all’interno della consulta comunale giovanile di Siracusa per poi andare nei loro paesi in provincia e costituire la consulta giovanile comunale”.

Pavano ha poi annunciato che mercoledì 6 marzo sarà istituita ufficialmente a Palermo, in seno all’Anci (Associazione nazionale comunali italiani) della Sicilia la commissione regionale politiche giovanili “voluta fortemente da me e supportata dal presidente Paolo Amenta. Sarà formata da tutti gli assessori siciliani al ramo che desidereranno prendervi parte”.

Il Consiglio comunale ha approvato poi l’istituzione della “Consulta comunale della scuola e dell’educazione”, organismo previsto dall’articolo 57 dello Statuto. Nel suo intervento introduttivo, il presidente della II Commissione Giovanni Boscarino ha ricordato l’importante valenza che la Consulta andrà a rivestire nel panorama scolastico cittadino. La Consulta, infatti, si occupa delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, e opera a supporto dell’attività della Giunta e del Consiglio attraverso la competente Commissione. I suoi compiti riguardano tutti gli aspetti legati alla vita scuola: dalla distribuzione dei plessi nel territorio agli aspetti logistici, dall’organizzazione ai servizi, dal supporto alla didattica agli aspetti educativi. Rispetto al testo predisposto dalla Il Commissione, il nuovo Regolamento è stato modificato con un emendamento migliorativo del secondo articolo, presentato dal consigliere Damiano De Simone. L’emendamento riguarda la composizione dell’Organismo, per il quale non è prevista la corresponsione di alcun compenso o rimborso. La Consulta, nata anche per mantenere un contatto diretto con la società e con chi della scuola è protagonista, è composta da un’Assemblea che elegge il Direttivo; e da un Direttivo appunto che tra i suoi membri avrà, tra gli altri, esperti, Dirigenti scolastici, rappresentanti di genitori e studenti di tutti i gradi di istruzione, Sindaco, Assessore al ramo, presidente del Consiglio comunale, Consiglieri della competente Commissione. La durata della Consulta è legata a quella del Consiglio comunale.

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