«Resti centrale l’aspetto occupazionale. Nella vicenda Lukoil prevalga la salvaguardia dei posti di lavoro. Nessuno soffi sulla crisi dimenticando che si parla di migliaia di famiglie.» Vera Carasi, segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, e Alessandro Tripoli, segretario generale della Femca territoriale, intervengono così sulla vicenda che sta tenendo banco in questi giorni e che prospetta scenari preoccupanti in vista delle prossime sanzioni alla Russia. «C’è la necessità di mettere responsabilmente al centro i lavoratori della nostra area industriale – hanno aggiunto Carasi e Tripoli – Bisogna attivarsi da subito con azioni concrete che possano garantire l’economia delle famiglie dei lavoratori della zona industriale e di ciò che ruota attorno ad essa, come, ad esempio, il porto di Augusta. Una soluzione immediata sarebbe l’apertura di una linea di credito che riesca a garantire pagamenti sicuri e veloci dei fornitori della Lukoil – dicono ancora i due segretari – In questa fase di totale confusione sul futuro non si può soltanto soffiare sul fuoco dell’ansia generalizzata. Bisogna che la politica intervenga subito per garantire i pagamenti e assicurare, intanto, la normale continuità della linea produttiva.» La Cisl ha condiviso da subito le decisioni assunte dal Governo italiano e dai vertici europei sul piano delle sanzioni e degli aiuti logistici e materiali alla popolazione ucraina. «Nessuna ambiguità su quanto sta accadendo in Ucraina – continuano Carasi e Tripoli – L’Italia non può sicuramente accettare un’aggressione ad un popolo sovrano. La presenza di un’azienda russa sul nostro territorio ci sta facendo toccare con mano una guerra economica che non può fare, però, altre vittime. C’è il dovere di valutare ogni passaggio possibile per salvaguardare tutti i lavoratori e, con essi, l’economia di scala prodotta in provincia. Si esca fuori dagli equivoci e dalle strumentalizzazioni – concludono Vera Carasi e Alessandro Tripoli – Le crisi possono essere governate se c’è chiarezza e disponibilità autentica a risolverle. Siamo concordi nell’accettare lo stato di crisi e nel condividerlo con le aziende una volta conosciuto il reale stato di difficoltà economica che stanno attraversando.»

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com