Rabbia e indignazione. Ha sollevato un vespaio di polemiche il servizio mandato in onda martedì sera da Italia uno nel corso della trasmissione Le Iene. Si è parlato ancora una volta di sistema Siracusa, tra appalti e corruzione. La consigliera comunale Simona Princiotta, intervistata sull’argomento, ha sparato a zero contro la classe politica locale, provocando la reazione di maggioranza e opposizione. Salvo Castagnino ha chiesto all’aula di dare mandato all’ufficio legale comunale di citare per danno d’immagine la trasmissione. “Non può passare solo ed esclusivamente il messaggio che è la città più inquisita – ha detto Castagnino – Correttezza imporrebbe di dire che c’è anche gente onesta che lavora, non solo furbetti. Purtroppo quest’ultimo è il messaggio che è passato”.
Ecco perchè Castagnino si attende almeno un gesto riparatorio da parte de Le Iene. “In una trasmissione di livello nazionale – ha proseguito – almeno una frase dedicata alla esistenza anche a Siracusa di gente che rispetta la legge poteva essere inserita”.
Anche il sindaco Giancarlo Garozzo ha manifestato tutta la propria indignazione
«Giarrusso e “Le Iene”, in buona o in cattiva fede (la cosa a questo punto non ha particolare rilievo), per esigenze di auditel (mi auguro) e non giornalistiche – ha detto – rappresentano la realtà con occhi strabici. Servizi montati ad hoc come quello andato in onda nel corso della trasmissione televisiva, tendono a mettere in atto odiose generalizzazioni e parzialissime ricostruzioni.
Nel servizio non viene raccontato che la consigliera Princiotta ha ricoperto il ruolo di assessore per oltre un anno proprio nei periodi in cui sarebbero stati commessi alcuni fatti presunti penalmente rilevanti. Attribuire alla mia amministrazione responsabilità politiche è pura follia.
Dal primo giorno del mio insediamento ho lavorato per mettere fine alle proroghe nei servizi alla città (asili, campi sportivi, nettezza urbana) e per fare risparmiare alla nostra comunità svariati milioni di euro; ho indetto bandi europei che sono stati aggiudicati da commissioni composte per lo più da membri nominati dall’UREGA e non certo dalla Giunta che presiedo.
Iniziative di questo tipo hanno destabilizzato il sistema e messo con le spalle al muro tutto quel mondo che con esso si foraggiava. Di ciò nessuna traccia nel servizio televisivo della trasmissione Le Iene.
Il mio compito è quello di amministrare la città e ogni giorno mi sforzo per farlo al meglio delle mie possibilità. Spero vivamente che la magistratura sia solerte e che la giustizia possa finalmente attribuire responsabilità certe e precise”. Anche l’ex assessore Alfredo Foti tirato in ballo nel servizio ma la cui posizione giudiziaria è stata archiviata, ha comunicato l’intenzione di querelare Le Iene per diffamazione

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