Una richiesta di audizione in IV Commissione Ambiente e Territorio, promossa dal vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino (Psi-Pse), alla presenza di Gabriella Ruboni, responsabile dell’area tecnica di “Linea Ambiente”, e di Paolo Saurgnani, direttore di Greenambiente, per fare chiarezza sulla questione che riguarda l’ampliamento della discarica di contrada Costa di Gigia, che si trova nel comune di Augusta, la cui capacità di conferimento autorizzata si è esaurita il 30 giugno 2014. E’ una vicenda che si trascina ormai da anni – spiega Antonio Venturino – e che con l’assenza di oggi in Commissione degli assessori all’Energia Vania Contraffatto e al Territorio Maurizio Croce dimostra quale sia l’interesse del governo regionale per trovare soluzioni all’emergenza rifiuti. E’ inconcepibile che una società debba attendere anni e anni, per poter lavorare nel rispetto delle regole nonostante ci siano i pareri favorevoli di una serie infinita di enti. La lunghezza degli iter burocratici – aggiunge Venturino – uccide le imprese e soprattutto non fornisce risposte ai cittadini rispetto all’esigenza di erogazione di servizi come quello dello smaltimento dei rifiuti. Il paradosso che rischiamo di pagare i danni per i ritardi e quindi di pagare due volte. Non è pensabile che i rifiuti di Siracusa, ad un costo maggiore che ricade sulle spalle della comunità, debbano essere  trasportati a Grotte di San Giorgio, a Catania. Questo governo regionale, a fronte di una emergenza nel settore, non ha alcuna strategia e, se c’è, pare che vada contro gli interessi reali della stessa Sicilia. Inceneritori, termovalorizzatori, raccolta differenziata, la verità è che ancora il governo Crocetta non ha spiegato con chiarezza attraverso quale sistema in Sicilia intende smaltire i rifiuti”.

La società Greenambiente, che aveva provveduto subito alla sigillatura provvisoria in attesa di ricevere il via libera all’ampliamento della discarica, il 21 dicembre 2011 – 52 mesi fa – aveva richiesto il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale per l’ampliamento, il rilascio del giudizio di compatibilità ambientale e l’integrazione del provvedimento di autorizzazione integrata ambientale e dell’istruttoria di valutazione impatto ambientale.

Dopo aver ricevuto una serie di pareri favorevoli da parte dei vari enti competenti, è intervenuta la L.R. 3/2013 che ha trasferito le competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale per le opere in questione all’assessorato regionale Energia. Dopo il lungo iter burocratico nel giugno 2015 Greenambiente ha sollecitato l’emanazione del provvedimento conclusivo rilevando le criticità derivanti da ulteriori ritardi per la società stessa, ma in particolar modo, si legge nella nota inviata al responsabile del procedimento del Servizio 1 Via/Aia dell’assessorato regionale, “per l’interesse pubblico alla prosecuzione in modo efficiente ed economicamente più vantaggioso del servizio di smaltimento dei rifiuti per la Provincia di Siracusa”. Nonostante i nuovi pareri favorevoli del Genio Civile di Siracusa e dell’assessorato regionale Infrastrutture. Alla fine del 2013 il via libera non è arrivato a causa della mancanza del quadro di riferimento dei limiti delle emissioni che erano già stati individuati nel progetto come chiarito  dallo stesso Servizio 1 Via/Aia dell’assessorato regionale. Nel settembre 2015 l’assessorato regionale Territorio e Ambiente ha comunicato a Greenambiente il trasferimento integrale dei fascicoli, relativi alla procedura di ampliamento, al dipartimento Acqua e Rifiuti dell’assessorato regionale Energia. Ad oggi dopo l’acquisizione di tutti i pareri favorevoli da parte di tutti gli enti, l’Amministrazione regionale non ha concluso il procedimento in favore di Greenambiente rilasciando il provvedimento favorevole Via/Aia. Greenambiente, a causa dei ritardi, ha presentato un ricorso al Tar di Catania e al Cga per la declaratoria di illegittimità del silenzio serbato dall’Amministrazione regionale sulla propria istanza nonché l’accertamento della spettanza di quanto richiesto ed il risarcimento dei danni a causa dell’inerzia della pubblica amministrazione. L’udienza di merito dell’appello è in corso di fissazione.

La società, avendo cessato l’attività di smaltimento nel giugno 2014, ha provveduto a sostenere i costi aggiuntivi per la chiusura temporanea delle aree oggetto di conferimento rifiuti, non potendo procedere alla chiusura definitiva dell’impianto ai sensi del d.lgs 36/2003 fino alla conclusione dell’iter di ampliamento. Greenambiente vanta crediti con le amministrazioni locali e con gli ATO SR1 e SR2, accumulato durante la gestione della discarica esistente, che, ad oggi, ammonta al netto degli interessi di legge a circa 12,5 milioni di euro. Va sottolineato che la proposta di Greenambiente è ancor oggi conforme alla programmazione di settore ed è anche una soluzione volano per il superamento della crisi emergenziale, dichiarata in queste settimane dal Presidente della Regione Crocetta che il 22 marzo scorso ha provveduto a richiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la dichiarazione dello stato di emergenza per il settore rifiuti, evidenziando l’insufficienza impiantistica dedicata al settore. Dopo 52 mesi, l’impianto resta conforme alla programmazione e anche il Piano Regionale di Gestione dei rifiuti solidi urbani del giugno 2012, approvato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare nel luglio 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 179 del 2 agosto 2012, per il quale è stato emesso il decreto n. 100/2015 di approvazione Via-Vas dall’Autorità competente, con necessità di adeguamento alle prescrizioni impartite, individua l’ampliamento dell’impianto Greenambiente come impianto destinato a garantire il fabbisogno di smaltimento per il comprensorio Siracusano, prima dell’entrata a regime dell’impiantistica di piano.Infine, oggi, nel corso dei lavori della Commissione, è emersa l’esistenza di un parere del servizio risalente al 2014, mai rappresentato all’azienda e nemmeno all’assessorato regionale Energia che lo ha ricevuto soltanto nel gennaio scorso. Un parere, preso in carica dal servizio rifiuti dell’assessorato Energia, che sarà valutato in sede di conferenza dei servizi in cui sarà chiuso l’intero procedimento autorizzativo, ma al momento non si conoscono esattamente i tempi. Ma la Greenambiente sostiene anche in giudizio di aver acquisito tutti i pareri e adesso attende l’esito del ricorso per il risarcimento dei danni.

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