Lentini (SR), 23 ottobre 2018 – “Nella giornata di ieri, lunedì 22 ottobre, mi sono recato
nelle zone di Lentini maggiormente colpite dagli eventi atmosferici verificatesi lo scorso
venerdì per effettuare un sopralluogo, accompagnato dal sindaco Bosco e da alcuni
agrumicoltori della zona”.
A darne notizia è l’On. Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione ARS Attività
Produttive.
“Quanto visto in prima persona, sebbene già preparato dalle immagini diffuse dai mezzi di
comunicazione e nonostante fossero trascorsi oltre tre giorni, mi ha lasciato davvero
preoccupato – continua l’On. Cafeo – perché la devastazione e la furia della natura si è
abbattuta con forza in quel territorio, provocando danni davvero incalcolabili sia alle
infrastrutture pubbliche sia ai privati, lasciando in certi casi in ginocchio i già vessati
imprenditori agrumicoli”.
“Tuttavia, nonostante l’eccezionale portata della pioggia caduta – spiega ancora l’On.
Cafeo – è evidente che gran parte dei danni si sarebbero potuti evitare semplicemente
attuando la normale manutenzione del territorio, avendo cura degli alvei per evitare
accumuli di sfalci e detriti facilmente trasportabili dalla forza dell’acqua e degli argini per
aumentare la portata di fiumi e torrenti. Una serie di interventi che da tempo dovevano
essere programmati, non soltanto a Lentini ma in buona parte della Sicilia, mai realmente
avviati e sulle cui risorse non si comprende come si possa risparmiare, alla luce di quanto
ormai, con cadenza regolare, accade all’inizio delle stagioni più piovose”.
“Non serve essere dei tecnici o degli indovini per prevenire cosa potrà succedere alla
prossima pioggia – continua l’On. Cafeo – visto che praticamente tutti i ponti di
attraversamento di fiumi e canali sono ostruiti dai già citati detriti e che gli argini si trovano
in una situazione quanto meno precaria; l’intervento straordinario in emergenza però,
come è lo strumento dello “stato di calamità”, sebbene necessario in questo caso, non può
diventare il metodo ordinario per affrontare il problema del dissesto idrogeologico in Sicilia.
Al contrario – conclude l’On. Cafeo – è indispensabile pianificare per tempo, destinando le
risorse necessarie, un piano di manutenzione regolare del territorio, in modo da limitare i
danni da maltempo, certamente non annullabili ma sicuramente prevedibili e in questo
modo almeno circoscrivibili”.

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