“Una notizia triste che non avremmo mai voluto ricevere”. Queste le prime parole del sindaco, Giancarlo Garozzo, dopo aver saputodella morte di Giuseppe Scarso, il pensionato di Siracusa arso vivo da alcuni balordi due mesi e mezzo fa nella sua casa di ronco II a via Grottasanta e deceduto al Cannizzaro di Catania.
“Don Pippo – prosegue il sindaco – non è riuscito a sopravvivere alla barbara aggressione col fuoco subita nella sua abitazione nonostante abbia lottato per quasi tre mesi contro la morte. L’identificazione dei responsabili adesso si rende ancora più urgente e confido nel lavoro serio e nella professionalità degli investigatori per soddisfare la richiesta di giustizia dei familiari, ai quali va il cordoglio mio e di tutti i siracusani. Mi unisco all’appello dei parenti affinché chi sa collabori con gli inquirenti, sperando sempre che i vili autori abbiano un sussulto di dignità e si costituiscano”.
Per l’aggressione ci sarebbero tre indagati, indentificati grazie all’ausilio delle telecamere acircuito chiuso di una stazione di servizio di via Grottasanta. Le indagini della Mobile sono coperte dal massimo riserbo.
“Conosco alcuni parenti di Giuseppe Scarso – ha detto il presidente del consiglio comunale Santino Armaro – e voglio che sentano tutta la vicinanza dell’istituzione che rappresento. Aggredire in piena notte e in casa un anziano solo denota la vigliaccheria di persone incapaci di provare alcuna pietà umana. Soltanto consegnandosi agli inquirenti potranno alleviare le loro posizione rispetto ad un’accusa di omicidio che si concretizzerà in una pena certamente esemplare”.

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