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Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pachino, diretto dal Vice Questore Dott.ssa Maria A. Malandrino, stamane, al termine di una delicata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ha arrestato Giombattista Lombardo, di anni 67, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal GIP presso il Tribunale di Siracusa, su conforme richiesta della Procura della Repubblica.

I reati contestati all’uomo sono: violenza sessuale aggravata e continuata commessa, abusando delle condizioni di inferiorità fisica, economica e psichica della bambina (affetta da un ritardo mentale di medio grado), sin da quando la stessa aveva 12 anni.

Lo scorso 1° dicembre la Polizia di Pachino, col coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa, su segnalazione anonima, avviava preliminari accertamenti in ordine al reato di “atti sessuali con minorenne”, commessi dal Lombardo,  impiegato comunale presso l’ufficio anagrafe canina. Quale vittima di tale abuso risultava una ragazza, non ancora sedicenne, appartenente ad una famiglia in gravi difficoltà economiche, che l’indagato aiutava con pacchi alimentari attraverso un’associazione di assistenza sociale.

L’anziano, oltre a lavorare per il comune di Pachino, gestisce una palestra di karate e riveste la qualità di responsabile di un’associazione di protezione civile volontariato che distribuisce alimenti con cadenza periodica alle numerose famiglie bisognose.

Durante l’attività investigativa emergeva come l’indagato fosse solito girare per le vie della città in compagnia di una bambina, a bordo di un’auto dell’associazione, e recarsi all’interno della sede stessa, in orari sospetti, in cui non vi era alcuna attività di volontariato in corso.

Ciò che induceva a richiedere al P.M. più approfondite indagini di natura tecnica, era la costante, quanto immotivata frequentazione tra il Lombardo e la minore, anche in orari in cui avrebbe dovuto prestare servizio presso l’ufficio comunale in cui lavora. Analogamente, in varie occasioni, la ragazzina veniva notata a bordo dell’auto del 67enne. A questo punto, per i poliziotti, si delineava un quadro abbastanza chiaro circa i rapporti tra l’indagato e la famiglia della bambina, e le successive conversazioni ambientali confermavano il quadro indiziario a carico dell’indagato, risultando che gli abusi erano stati perpetrati in danno della minore, sin da quando la stessa aveva 12 anni.

Oggi il Lombardo è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di Cavadonna, a disposizione dell’A.G.

 

 

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