Può essere l’ultimo atto o l’occasione per un’impresa epica, da raccontare per anni. Può essere la
conclusione del percorso europeo di questa stagione o il trampolino verso un nuovo capitolo tutto da scrivere. È una vigilia densa di sensazioni, riflessioni e speranze quella che si sta vivendo in casa Ortigia: domani pomeriggio, alle ore 17.45, a Kotor, in Montenegro, i biancoverdi sfideranno il Primorac, nell’ultimo turno del Group Stage “D” di LEN Euro Cup. In classifica, al momento, i montenegrini sono secondi, con 9 punti, dietro al Panionios (11 punti e già qualificato) e davanti proprio all’Ortigia, terza con 6 punti. Gli uomini di Piccardo, dunque, sono costretti a vincere e, per potersi qualificare agli ottavi di finale, devono farlo con 6 gol di scarto, in virtù del pesante ko interno subito nello scontro diretto dell’andata, quando il Primorac si impose a Catania per 14-9. I biancoverdi potrebbero passare anche con uno scarto di 5, ma segnando in questo caso almeno 15 reti. Al di là dei calcoli, comunque, l’Ortigia ha nelle sue corde, nel suo Dna, la capacità di realizzare imprese che sembrano impossibili, tuttavia per trasformare il sogno in realtà bisognerà cambiare registro rispetto alle ultime uscite. La recente prestazione in campionato contro la Roma Vis Nova, infatti, ha messo ancora una volta in evidenza, nonostante la vittoria d’orgoglio, numerosi limiti, sul piano dell’applicazione e della mentalità. Domani, a Kotor, sarà una bolgia e di fronte ci sarà un avversario che, nel match di andata, ha messo sotto i biancoverdi, soprattutto nel quarto tempo. Ma è altrettanto vero che se l’Ortigia giocherà la partita perfetta, con attenzione, umiltà, compattezza e con il coraggio di chi non ha nulla da perdere, tutto sarà
possibile. Il match sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube della LEN European Aquatics.
Alla vigilia, mister Stefano Piccardo spiega che tipo di match dovranno disputare i suoi ragazzi, anche alla luce del momento e della prestazione non esaltante offerta nell’ultima gara di campionato: “Dobbiamo cercare di giocare una partita ordinata e difensiva. Purtroppo, però, vista la prestazione contro la Roma Vis Nova, direi che prima di tutto dobbiamo cercare di essere molto umili e riconoscere i limiti che abbiamo attualmente. Dobbiamo pensare a lavorare tutti quanti per il bene della squadra, perché mercoledì il problema non è stato tanto la difesa, quanto il fatto che abbiamo sprecato un’infinità di occasioni in attacco, che ci avrebbero permesso di chiudere molto prima la partita”.
Sul fatto che, per provare a fare l’impresa, possa avere un peso maggiore l’aspetto mentale, il tecnico dell’Ortigia ha le idee chiare: “Penso che siano importanti sia l’aspetto tattico sia quello mentale. Sicuramente dovremo andare a giocare una partita umile, di attenzione e avendo ben presente il male che ci hanno fatto all’andata. Troveremo un ambiente caldo, bisognerà cercare di non andare sotto all’inizio a livello di punteggio e di costruire la partita passo dopo passo. Credo che questo sia uno degli aspetti più importanti di questa trasferta, che peraltro precede di 72 ore un’altra trasferta difficile e fondamentale, come quella di martedì contro il Quinto in campionato”.
A parlare, alla vigilia, è anche il centrovasca dell’Ortigia, Francesco Cassia, che sottolinea l’importanza di fare una prestazione di compattezza e sacrificio, in poche parole di gruppo: “Quella di domani di sicuro non sarà una gara semplice, perché affrontiamo un avversario che all’andata ci ha dato una bella lezione. Noi andiamo a Kotor per cercare di riscattarci e per provare a fare l’impresa. Passare non è impossibile, ma per riuscirci dobbiamo fare una grande prestazione di squadra, soprattutto in difesa. Dal punto di vista tattico, il mister ci darà le sue indicazioni e noi giocatori dovremo cercare di fare quello che ci chiede e farlo nel miglior modo possibile, lavorando e giocando da squadra, sacrificandoci l’uno per l’altro”.

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