L’Ortigia lotta, ma deve arrendersi davanti a un Brescia che, nel momento di massimo equilibrio,
imprime lo strappo decisivo, resistendo anche al veemente tentativo di rimonta dei ragazzi di Piccardo. L’avvio è dei
bresciani, che attaccano con convinzione e intensità, costringendo l’Ortigia a difendersi. I lombardi ci provano più
volte, con Di Somma, Kharkov e Alesiani, ma Tempesti dice no. Quando Lazic, a uomo in più, sblocca il risultato, i
biancoverdi, dopo altri due interventi decisivi di Tempesti, pareggiano con un bolide di Cassia. La gara scorre in
sostanziale equilibrio, con difese chiuse e portieri molto attenti. Nel secondo tempo, l’equilibrio prova a spezzarlo il
Brescia, con l’uno-due firmato da Vapenski (a 5’10) e Di Somma (a 3’55). L’Ortigia non ci sta e risponde subito con una
bella azione in superiorità finalizzata dal tocco al volo di Andrea Condemi. Le due formazioni lottano alla pari ma, a
poco più di un minuto dalla fine, viene fischiato un fallo difensivo non limpidissimo di Ferrero, suscitando la protesta
eccessiva di Velkic, che viene espulso per proteste. Di Somma sfrutta la doppia superiorità e, circa 40 secondi dopo,
Alesiani allunga in ripartenza. All’intervallo è 5-2 per i padroni di casa. Nel terzo parziale succede di tutto: dopo il gol
del -2 di Di Luciano, i bresciani spingono e sfruttano gli errori di un’Ortigia nervosa, portandosi sull’8-3 in un solo
minuto. Piccardo chiama time-out e cerca di rimettere a posto le cose. L’Ortigia reagisce e, con Cassia, Ciccio Condemi
e due rigori di Ferrero, con in mezzo lo squillo di Luongo, chiude il tempo a -2 (9-7). Negli ultimi 8 minuti, i biancoverdi
ci provano, ma i padroni di casa reggono e alla fine allungano ancora, chiudendo sul 12-8. Tre punti ai bresciani e
sconfitta per l’Ortigia, con indicazioni utili in attesa dei play-off.
A fine gara, Stefano Piccardo, tecnico dell’Ortigia, spiega le ragioni di questa sconfitta e prova a trarre indicazioni
positive: “Per due tempi e mezzo sono stato senza Velkic, uno dei due centroboa. Non ho potuto nemmeno dare molti
cambi ai giocatori e siamo andati un po’ giù fisicamente. Abbiamo avuto un calo fisico a un certo punto e loro ci hanno
spaccato in due, realizzando quel gap che poi si è rivelato decisivo. Certo, la squadra è stata brava a reagire, siamo
arrivati a meno 2, sul 10-8, con la possibilità e il tempo di recuperare, ma non ci siamo riusciti. Non dimentichiamo che
qui, in questo campo, il Novi Beograd ha perso 12-9. Ciò detto, da questa partita mi porto dietro alcune indicazioni.
Come ad esempio il fatto che dobbiamo essere molto più compatti in certe fasi della partita, riuscire a resistere
quando loro ci vengono a prendere così alti e riuscire a reggere gli uno contro uno. A volte è anche una questione
fisica, di accoppiamenti giusti. Se riusciamo a fare questo, possiamo fare un passo in avanti verso lo sviluppo del
gioco”.
Per Francesco Condemi, centrovasca dell’Ortigia, archivia la sconfitta, riconoscendo il valore del Brescia e guardando
avanti: “Questa sconfitta credo sia più merito loro, perché hanno fatto alcuni gol di grande qualità. Loro sono una
grande squadra e dovremo affrontarla almeno altre due volte, quindi questa partita ci è servita per poter prendere
loro le misure, perché tra due settimane inizieranno le semifinali e saranno sfide molto più importanti, che
prepareremo nel miglior modo possibile. Il Brescia è una squadra che ci mette sempre in difficoltà quando va in
verticale. Ogni volta che noi forziamo delle giocate loro ci colpiscono e spaccano le partite. Se noi riusciamo a tenerli
30 secondi piazzati e poi, in difesa, giochiamo a zona, è difficile per loro farci gol”.
“Il nostro obiettivo – conclude Condemi – era di non farci mettere i piedi in testa, perché se ciò fosse accaduto
avrebbe avuto ripercussioni nelle prossime due partite. Abbiamo fatto capire che ci siamo, che andremo ai play-off a
giocarcela alla pari, poi se saranno più bravi stringeremo loro la mano. Di positivo c’è che, anche contro una squadra
così forte, trovandoci sotto 8-3, siamo arrivati a 9-7, l’abbiamo ripresa. Poi loro, hanno fatto due gol belli ed è finita lì.
Di sicuro, però, anche noi abbiamo dato prova che, se giochiamo al meglio, possiamo metterli in difficoltà ”.

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