Un incontro tra teatro e territorio all’insegna dei giovani talenti dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico. Tre performance e sei eventi OFF in alcuni dei luoghi più suggestivi del centro storico di Ortigia: è Ortyx Drama Festival, la manifestazione ideata e organizzata dagli allievi della scuola di teatro della Fondazione Inda e sostenuto dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico, dal Comune di Siracusa e dall’associazione Amici dell’Inda. Il Festival nasce con l’obiettivo di consentire ai giovani studenti dell’Accademia di sperimentarsi nella creazione di progetti artistici e di creare occasioni d’incontro, scambio e arricchimento culturale con la città; un esperimento per consentire ai giovani di mettersi alla prova anche su altre competenze, oltre a quelle legate alla danza, alla recitazione, al canto, come l’organizzazione di un evento culturale e per presentare alla città i protagonisti del domani. Le nove proposte che compongono il cartellone dell’Ortyx Drama Festival sono il risultato finale di un percorso di ricerca condotto dagli stessi allievi che in gran parte dei casi hanno scritto testi e drammaturgia e diretto le creazioni.

 

La prima edizione del Festival è in programma da domenica 6 a venerdì 11 ottobre e coinvolgerà il centro storico di Ortigia che sarà per cinque giorni il palcoscenico delle performance di un gruppo di giovani attori, ancora allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico o appena diplomati. Il cartellone di Ortyx Drama Festival prevede tre appuntamenti all’ex convento di San Francesco, sede della scuola di teatro dell’Inda, e sei eventi OFF che si terranno tra la Graziella, piazzetta dei Cavalieri di Malta, largo XXV luglio e tre locali che hanno deciso di mettere a disposizione i propri spazi.

Le tre proposte in scena all’ex convento di San Francesco, tutte alle 21, sono: Medea il 7 ottobre diretto da Giuseppe Coniglio, Riflessi, il 9 ottobre, una drammaturgia scritta da Salvatore Ventura e interpretata da Isabella Sciortino, Roberto Mulia e Gabriella Zito messa in scena al Milano Off Fringe Festival, e Próodos, con la regia di Davide Raffaello Lauro, che chiuderà la rassegna venerdì 11 ottobre. Nutrito anche il programma degli eventi OFF pensati per valorizzare alcuni spazi del centro storico attraverso vari linguaggi teatrali: il 6 ottobre alle 12 Audioricordi al largo XXV luglio con i versi scritti da Daniela Quaranta e Visita alla contessa Eva Pizzardini con Alessandro Mannini e Simona De Sarno, alle 20,30 al Moon di via Roma. Martedì 8 ottobre La stagione dell’Harmattan non è ancora finita alle 19 in piazzetta dei Cavalieri di Malta, un omaggio alla scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie pensato e diretto da Ornella Matranga; sempre martedì 8 ottobre, ma alle 21, L’ammore è Napule alla Jolanda Bottega Siciliana di via Vittorio Veneto; un viaggio nella bellezza di Napoli con Davide Raffaello Lauro. Due gli appuntamenti di giovedì 10 ottobre: alle 19 alla Graziella in via Paolo Sarpi, La rivolta del pane, genesi di una sommossa popolare: lettura di Alessio Iwasa; alle 21, al Sikarù di via Dione, Adesso ho due pensieri un breve monologo di Manfredi Gimigliano.

 

“La prima edizione di Ortyx Drama Festival – sono le parole di Antonio Calbi, Sovrintendente della Fondazione Inda – rappresenta il numero zero di un esperimento che potrebbe portare alla nascita di un’Inda OFF, come accade in celebri Festival internazionali come Avignone o Edimburgo, con la proposta di momenti culturali, spettacoli e iniziative da parte delle nuove generazioni con l’obiettivo di farle crescere, far maturare le loro competenze e al tempo stesso fare ancora di più di Siracusa un polo teatrale e culturale vivace e articolato lungo l’intero anno. Questo Festival è anche l’occasione per ampliare ulteriormente il percorso di formazione dei nostri allievi consentendo loro di misurarsi anche con tutti gli aspetti organizzativi”. “Questi giovani – ha dichiarato il presidente della Fondazione Inda Francesco Italia – sono un tramite eccezionale del rapporto che l’Inda deve nutrire con la città. Ortyx Drama Festival è un bellissimo processo di osmosi tra i ragazzi e questa città, un esempio virtuoso di contaminazione; da sindaco sono certo che questi ragazzi avranno il coraggio in futuro di uscire dai luoghi classici della nostra Ortigia per riscoprire luoghi più nascosti della città”.

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