“Siamo costretti a difenderci da chi dovrebbe tutelarci: la sindaca di Pachino ha dichiarato guerra ai commercianti“. Questo lo slogan che ha accompagnato una protesta (simbolica e pacifica) delle imprese di Marzamemi, ieri sera. I manifestanti denunciano un tentativo di gestione del borgo marinaro che, fino ad ora, avrebbe prodotto solamente polemiche, malesseri e incomprensioni. 

“Nel momento in cui tutte le imprese del turismo in Sicilia e in Italia stanno affrontando l’alta stagione concentrati ad accogliere – dichiarano gli esponenti del Ccn Marzamemi – noi imprenditori di Marzamemi siamo costretti a protestare e attivare manifestazioni di dissenso verso il modo improvvisato, insensato e dittatoriale con cui la sindaca Petralito gestisce questo  luogo di lavoro, investimento e accoglienza internazionale“. 

I commercianti hanno chiesto, invano, un incontro con Carmela Petralito per programmare la stagione turistica 2023 “colma d problematiche – continuano gli operatori del borgo – che affrontiamo in perfetta solitudine, laddove possibile: carenza idrica, gestione dei rifiuti, viabilità, assenza di progetto circa la valorizzazione del territorio. Il sindaco ha rifiutato perfino di accogliere le valutazioni della Consulta Marzamemi, organismo comunale che comprende anche le nostre associazioni di categoria. E da sola, senza giunta, senza esecutivo, senza assessori competenti in materia, senza che lei stessa abbia competenza e conoscenza di luoghi, settori produttivi e dinamiche turistiche, ha preso decisioni che qui contestiamo, avviando oggi azioni di protesta che devono essere recepite nelle loro motivazioni e contenuti“.

La piattaforma di rivendicazioni dei commercianti prevede:  

  • Una gestione degli ambulanti stagionali corretta rispetto al luogo, non impattante e non ricattatoria: se il sindaco desidera garantire il lavoro stagionale dei camion di panini  che ha piazzato in pieno centro storico, deve garantire anche il  rispetto delle regole che valgono per noi, le imprese che pagano tasse, assumono dipendenti e assicurano servizi tutto l’anno. Regole igienico sanitarie, di rispetto della bellezza e della storia di un centro storico sottoposto a vincolo paesaggistico e monumentale. Chiediamo di provvedere alla misurazione dei varchi viari nel pieno della attività di quest’area, per far emergere l’errore della scelta anche rispetto alle questioni di viabilità e sicurezza pubblica. 
  • La collocazione del mercatino artigianale, valore aggiunto di Marzamemi, ma non certo nelle condizioni imposte dal sindaco, deve essere rivista, decongestionando piazza e zone limitrofe, che hanno una delicata filiera produttiva, logistica e di fruizione. Chiediamo un tavolo tecnico urgente con la guardia costiera per la creazione dell’area mercatale in viale Jonio, area preziosa di ingresso nel borgo antico che darà massima visibilità alle bancarelle artigianali, con maggiore respiro del centro storico. Ricordiamo, inoltre, che la creazione di un’ area mercatale eccessivamente grande, considerando il mercato che si terrà in aerea privata dentro la tonnara, rischia di attivare un meccanismo di concorrenza selvaggia per le imprese e le botteghe stanziali, alcune aperte tutto l’anno, e che è obbligo del sindaco perseguire un equilibrio commerciale con gli appositi strumenti, evitando la creazione di giganteschi suq stagionali che depotenziano gli investimenti locali. 
  • Tutte le questioni emergenziali, quali la guardia medica turistica e la crisi idrica, devono essere risolte immediatamente. Siamo consapevoli che anche quest’anno si è persa l’occasione di programmare e porre le basi per risolvere problematiche “storiche” del borgo e di Pachino. Tuttavia chiediamo una risposta e un impegno immediato per le questioni più drammatiche. 

“Non comprendiamo – proseguono i commercianti – perché il sindaco sia in guerra con le imprese turistiche della sua stessa città, e non ci consideri patrimonio economico e sociale della comunità. Per esempio oggi lavoriamo in piena stagione con la sospensione del metano e Carmela Petralito ha perso l’occasione ancora di difendere questo patrimonio di imprese, esprimendo vicinanza e contributo informativo)“. 

“Una cosa, però, sappiamo: se, nell’anarchia di questa situazione dal sindaco voluta, con sacche fuori da ogni regola, i legittimi controlli sulle attività saranno usati con idea persecutoria nei confronti delle attività e degli imprenditori più esposti, noi – hanno concluso i commercianti di Marzamemi – non lo consentiremo“. 

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