La polizia di Siracusa ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare con la quale, il Gip ha disposto nei confronti di tre giovani siracusani, due di ventisette ed uno di trentuno anni, rispettivamente la custodia cautelare in carcere, gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e la misura cautelare dell’obbligo di dimora con l’ulteriore prescrizione dell’obbligo di permanenza domiciliare notturna. I tre giovani, che talvolta operavano in gruppo, altre singolarmente, nel giro di soli due mesi, in particolare da marzo a maggio, secondo il quadro indiziario ad oggi raccolto, avrebbero messo a segno sette episodi di furto, una rapina ed anche un indebito utilizzo di carta di credito derubata ad una anziana donna. Le vittime privilegiate dal terzetto andavano dai grandi supermercati sino ad una signora anziana depredata con destrezza di ogni avere mentre usciva dal supermercato. In un’occasione è stato addirittura rubato un furgone SDA.

L’attività investigativa ha tratto origine dalla segnalazione di alcuni episodi analoghi perpetrati, nell’arco di pochi giorni, ai danni di alcuni commercianti di questo centro cittadino. Acquisita la notizia di reato sono partite le indagini della Squadra Mobile di Siracusa,​ coordinate dalla locale Procura della Repubblica, che hanno consentito di individuare i tre presunti malfattori che, con un “modus operandi” quasi consolidato, operavano consumando fino a due episodi di criminalità al giorno. La complessa ed articolata indagine, esperita anche grazie alla minuziosa attività di accertamento tecnico effettuato sui filmati estrapolati dai sistemi di video sorveglianza presenti nei pressi dei luoghi nei quali sono stati consumati i vari eventi, ha permesso agli investigatori di identificare i tre soggetti quali presunti autori dei reati.. Proprio a seguito di tale attività è emerso che uno dei tre sarebbe evaso dagli arresti domiciliari in relazione a un altro furto, per andare a perpetrare l’ennesimo reato predatorio. Pertanto, al giovane è stato contestato anche il reato di evasione. Raccolto tutto quanto il materiale probatorio, gli investigatori hanno compendiato apposita informativa di reato inducendo il pm procedente a richiedere ed ottenere l’emissione di misura cautelare

coordinate dalla locale Procura della Repubblica, che hanno consentito di individuare i tre malfattori, con pregiudizi di polizia anche per reati predatori analoghi a quelli in commento, che con un “modus operandi” quasi consolidato, operavano perpetrando fino a due episodi delittuosi nella medesima giornata. La complessa ed articolata indagine, esperita anche grazie alla minuziosa attività di accertamento tecnico effettuato sui filmati estrapolati dai sistemi di video sorveglianza presenti nei pressi dei luoghi nei quali sono stati consumati i vari eventi, ha permesso agli investigatori di identificare i tre soggetti. Proprio a seguito di tale attività è emerso che uno dei tre, spregiudicato ed incurante della misura in atto alla quale era sottoposto, evadeva dagli arresti domiciliari irrogati in relazione un altro furto, per andare a perpetrare l’ennesimo reato predatorio. Pertanto, al predetto è stato contestato anche il reato di evasione. Raccolto tutto quanto il materiale probatorio, gli investigatori hanno compendiato apposita informativa di reato determinando il P.M. procedente a richiedere ed ottenere l’emissione di idonea misura cautelare onde interrompere l’attività delittuosa posta in essere dagli indagati.

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