Violenza sessuale, tentato omicidio, rapina ed evasione. Sono i reati contestati a Pietro Nolasco, rosolinese di 25 anni, arrestato ieri sera dai carabinieri per aver abusato di una ragazza, tentando poi di strangolarla. Già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, il giovane si trovava agli arresti domiciliari da oltre due mesi per un’aggressione ai danni del titolare di un bar.
Ieri pomeriggio aveva convinto la sua vittima, una donna di Rosolini, a recarsi con lui in una zona di campagna per mostrarle qualcosa. Lì però Nolasco l’avrebbe costretta, dopo averla minacciata di morte, a consumare un rapporto sessuale. Poi l’avrebbe colpita al volto ed in altre parti del corpo con pugni e calci, strappandole dal collo due collanine in oro e tentando di strangolarla. Dopo averla obbligata a risalire in macchina, faceva manovra per spostarsi in un’altra zona dove, presumibilmente, secondo il racconto fornito dalla donna, avrebbe voluto ucciderla. Lei però è riuscita a gettarsi fuori dalla macchina, fuggendo a piedi e contattando i carabinieri, che hanno rintracciato l’uomo mentre faceva rientro a casa.
La vittima, trasportata in ambulanza in ospedale, dopo le prime cure mediche. è stata ricoverata in prognosi riservata per ulteriori accertamenti: per lei, oltre agli evidenti segni sul corpo, un forte stato di shock. Nolasco ha rischiato anche il linciaggio da parte dei familiari prima di essere arrestato e rinchiuso nel carcere di Cavadonna.
Una storia purtroppo drammatica, che ha rischiato di avere un triste epilogo, risolta grazie alla prontezza della vittima di divincolarsi al momento opportuno e grazie al repentino intervento dei Carabinieri.

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