Ventitre milioni di euro per le ex province Regionali. Un emendamento promosso e approvato ieri in commissione Bilancio e che oggi passa al vaglio dell’assemblea regionale siciliana. Fondi che servirebbero al pagamento degli stipendi dei lavoratori dei Liberi Consorzi regionali, evitando di fatto nuove eclatanti proteste come quelle avvenute nelle scorse settimane a Siracusa.

 

Ma la commissione Bilancio ha approvato anche altri due disegni di legge da portare in aula: il primo che prevede 500 mila euro per i lavoratori precari nei Comuni in dissesto, tra cui Augusta e Lentini e 1.1 milioni di euro per i Comuni che hanno stabilizzato il personale senza che la Regione mantenesse poi gli impegni, fra cui Francofonte. Ma la vera partita si gioca in aula, dato che l’Ars dovrà approvare questa “manovra salva Province”, stanziando, così come stabilito durante gli ultimi incontri tra sindacati e governo Regionale, circa 11 milioni per Siracusa.

 

 

 

Una somma che consentirebbe all’ente di poter pagare gli stipendi ai lavoratori e ai dipendenti della partecipata fino a dicembre, ma che con molta probabilità, visti i debiti dell’ente che si aggirerebbero sui 200 milioni di euro, non consentirebbero di certo di impedire il dissesto finanziario.

 

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