Momenti di tensione ieri mattina davanti a palazzo Vermexio, in piazza Duomo, a Siracusa, dove si è tenuto il sit in di protesta dei lavoratori rimasti tagliati fuori dal cosiddetto “spezzatino”. I 15 lavoratori della cooperativa di servizi a supporto del Comune (front office ed altre attività), in precedenza avevano protestato davanti al palazzo di vetro di via Brenta. Da ieri risultano licenziati per via della scadenza del contratto tra l’ente e la coop e soprattutto per via della mancata proroga, che secondo gli ex dipendenti era stata prima garantita nelle more che si espletasse la nuova gara.

La suddivisione in più appalti dei servizi pubblici, tra cui la manutenzione degli edifici comunali, quelli scolastici e delle case popolari, il montaggio palchi, il facchinaggio, l’affissione e la deaffissione, ha messo alla porta circa 50 persone.

La protesta, organizzata dalla Cgil e dalla Filcams Cgil, era finalizzata all’incontro con l’amministrazione comunale che non vi è stato, per cui è montata la rabbia ed è stato necessario l’intervento della  Digos per sedare gli animi esasperati dei presenti.

“Grave l’indirizzo politico che la giunta Italia sta delineando – dicono Roberto Alosi e Alessandro Vasquez, rispettivamente segretario della Cgil Siracusa e della Filcams Cgil –  in uno scenario di povertà in aumento. Non incontrare e non dare adeguate prospettive a questi lavoratori ed a queste lavoratrici, è un segnale allarmante, ancor di più in relazione al fatto che da oggi per responsabilità precise di questa amministrazione, queste persone si trovano senza un lavoro. Padri di famiglia over 55 che non hanno idea di come portare a compimento la loro carriera lavorativa, madri giovanissime senza certezze svuotate della loro dignità”.

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La Cgil annuncia una mobilitazione se la situazione non si sbloccherà. “L’amministrazione Italia sappia che fin quando – dicono Alosi e Vasquez – non troveranno soluzione di continuità tutte le maestranze coinvolte nel vecchio appalto unico di supporto all’amministrazione, troverà puntualmente la CGIL e la propria categoria di rappresentanza al fianco di queste persone e avvertiamo fin da subito che non solo siamo pronti a far crescere la mobilitazione di tutta la confederazione, ma che vigileremo fin quando saranno traguardate gare pluriennali per tutti i servizi oggetti dello spezzatino e che ad oggi trovano pavidi palliativi mensili in proroghe ed affidamenti diretti che mortificano e rendono sempre più precario il bacino dei lavoratori degli appalti”.

I tre segretari parlano di lavoratori “condannati da questa amministrazione ad una vita di precarietà, incertezza ed in altri casi povertà che rischia di diventare un esodo senza precedenti specie per le persone over 50 che rimarrebbero del tutto tagliate fuori dal mercato del lavoro. Queste responsabilità politiche della giunta che, con l’assessore Pierpaolo Coppa garantirono all’alba della divisione dei servizi, non ci sarebbe stato nessun trauma occupazionale, adesso devono necessariamente trovare definitiva soluzione” con le gare di appalto pluriennali e non contentini di metodo che mascherano, maldestramente, lo scollamento tra classe politica e parte dirigenziale. “

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