Riaperte quasi tutte le strade che erano state interrotte ieri per il maltempo. La Prefettura ha comunicato che sono state riaperte la strada statale 194; la statale 114; la provinciale 104 nella zona balneare tra Ognina e Fontane Bianche; e le provinciali 67 e 16 a Lentini. Rimangono ancora chiuse al traffico per allagamenti la provinciale 3, la provinciale 5 e la provinciale 13. La linea ferroviaria Siracusa-Catania è stata riaperta a partire dalle 9, con cinque corse e l’aggiunta di un servizio sostitutivo con pullman. Chiusa invece la linea ferroviaria Siracusa-Modica ed è stato avviato un servizio sostitutivo con pullman.

“La notte è passata tranquilla. Nelle prime ore del giorno è cessata la pioggia, anche se c’è ancora molto vento. Ogni tanto spunta il sole, il peggio sembra passato. Ma restiamo vigili”. Francesco Italia, sindaco di Siracusa, tira un sospiro di sollievo. “Abbiamo vissuto momenti difficili – dice all’Adnkronos -. Un evento che per dimensioni ed intensità è stato inedito ed eccezionale. Sono crollati muri e alberi – racconta il sindaco -. Occorre ripristinare l’illuminazione, liberare le strade da fango e detriti per tornare al più presto alla normalità e ripartire lasciandoci tutto questo alle spalle”. E poi c’è la conta dei danni. “Ingentissimi – dice -. Le strade provinciali sono tutte franate, serviranno diversi milioni di euro”. Solo una perfetta organizzazione del sistema ha scongiurato il peggio.

Maltempo, sindaco Siracusa: "Stare a casa ed essere prudenti" :ilSicilia.it

“Abbiamo sfollati e danni, ma fortunatamente nessuna vittima – dice -. Il sistema di Protezione civile coordinato dal prefetto ha funzionato molto bene. Siamo rimasti in contatto h24 per giorni”. Quando sarà passata l’ondata di maltempo occorrerà fare i conti con la ricostruzione. “Per un sindaco vedere la propria città così colpita è molto pesante. Mi chiedo quante risorse saranno necessarie per rimediare ai danni e dove dovrò recuperarle, perché è ovvio che i fondi comunali non bastano. Il presidente della Regione Musumeci mi ha rassicurato: ‘Chiederemo ristori dovuti’ mi ha detto ieri”. Per il primo cittadino, però, “è chiaro che la politica deve cominciare a interrogarsi sul futuro: occorre organizzare le città in modo tale che si possa riuscire a limitare i danni. Serve la messa in sicurezza del territorio e un’attività di infrastrutturazione nuova che prenda in considerazione i cambiamenti climatici con cui ormai dobbiamo imparare a convivere”.

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