La realizzazione delle rotatorie, a Siracusa, trova la condivisione del Consigliere comunale di FdI, Damiano De Simone, in quanto “soluzione utile a rendere più fluida la viabilità urbana negli assi/arterie principali a forte densità veicolare“. Al contempo, De Simone ritiene che tali rotatorie fungano da “dissuasori” favorevoli a ridurre la percentuale di rischio incidenti stradali. Per tale motivo il Consigliere ha chiesto un incontro con l’Assessore Vincenzo Pantano, alla presenza del dirigente del Settore Mobilità e Trasporti, Giuseppe Amato, volto a valutare la proposta di realizzazione di una rotatoria, in corrispondenza dell’incrocio di viale Santa Panagia, con via Ungheria e via Calatabiano. Incrocio oggetto dell’attenzione del Consigliere, e più volte segnalato dai residenti del posto che denunciano il verificarsi di frequenti incidenti stradali. “Zona di particolare rilevanza – specifica Damiano De Simone – data la presenza dell’Istituto Comprensivo Archia, a pochi metri“. “Sarà mia cura conoscere, nel dettaglio, i criteri adottati, dall’Amministrazione comunale, nella stesura di un eventuale piano di realizzazione di rotatorie previste nel circuito stradale urbano – commenta il consigliere di Fratelli d’Italia – già inserite tra le cose da fare nella programmazione triennale delle Opere Pubbliche, nell’intento di accertarmi che si tenga conto di fattori importanti come la sicurezza stradale”. “Sono certo – conclude De Simone – che l’Assessore saprà accogliere la proposta quale contributo utile a rendere migliore e sicura la mobilità urbana della nostra città”.Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Navigazione articoli Trenitalia, firmato contratto da 140 milioni di euro, con fondi PNRR, per nuove vetture in Sicilia Reddito di Cittadinanza, i sindacati chiedono un fondo: “In Sicilia 40mila famiglie a rischio”