Il mese scorso la Prima Commissione del Csm aveva aperto nei loro confronti la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità. Ora due pm di Siracusa, Giancarlo Longo e Maurizio Musco, hanno chiesto loro stessi di essere destinati ad altri incarichi. Si tratta del cosiddetto trasferimento in prevenzione che, se sarà concesso da Palazzo dei marescialli, determinerà la chiusura della procedura nei loro confronti. Longo ha chiesto di poter fare il giudice a Roma o a Catania. Anche tra le sedi indicate da Musco (già trasferito a Sassari con provvedimento cautelare della Sezione disciplinare del Csm) ci sono uffici giudicanti della capitale o in alternativa di Caltanissetta.

Se dunque le loro richieste saranno accolte, la procedura resterà in piedi solo per il procuratore di Siracusa Francesco Paolo Giordano, che nei giorni scorsi è stato ascoltato dalla Prima Commissione.

La decisione di aprire la procedura era stata presa dalla Commissione dopo una trasferta a Siracusa: in quella occasione erano stati ascoltati i vertici degli uffici giudiziari, il prefetto e gli otto sostituti firmatari dell’esposto al Csm e ai colleghi di Messina sul rischio di inquinamento dell’azione della procura, funzionale alla tutela di interessi estranei all’amministrazione della giustizia.

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