La social card, contenente 382,50 euro pensata dal governo Meloni per aiutare le famiglie in difficoltà a contrastare il caro spesa e la corsa dell’inflazione, attraverso l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, diventa realtà. La misura spetta ai nuclei familiari composti da almeno tre persone e con un Isee fino a un massimo di 15mila euro. Lo scorso martedì 11 luglio, quando il governo ha presentato l’agevolazione in una conferenza stampa, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto: “L’iniziativa riguarda quel milione e 300mila famiglie che hanno maggiori difficoltà nell’acquisto dei generi di prima necessità, il famoso caro carrello. Abbiamo investito 500 milioni di euro per aiutarle”.

Ma ci sono alcune categorie che, in base ai requisiti fissati, rimangono escluse. Le risorse sono infatti limitate (500 milioni di euro) e il governo ha dato priorità alle famiglie con almeno tre persone, tra cui un figlio piccolo. Di fatto, anche se il loro Isee non è superiore a 15mila euro, single (anche con un figlio) e coppie senza figli non riceveranno il bonus. Inoltre, la social card non è cumulabile con altri contributi pubblici di sostegno al reddito ed è un bonus “una tantum” (si riceve cioè una volta soltanto). Ma andiamo con ordine.

Oggi la lista dei beneficiari della social card, poi la lettera dal comune

C’è una procedura con una tempistica precisa per l’invio, il ritiro e l’attivazione della card. Dopo aver individuato le famiglie aventi diritto, l’Inps entro ha comunicato ai comuni la lista dei beneficiari della carta. Per ottenerla non bisogna fare domanda: l’istituto ha stilato gli elenchi in base alle informazioni in suo possesso e ai requisiti fissati.

A partire da oggi, martedì 18 luglio, i comuni inizieranno a comunicare alle famiglie beneficiarie il numero della carta e l’indirizzo dell’ufficio postale incaricato della consegna. Per ritirare la card bisogna, quindi, aspettare questa comunicazione, che avviene con una lettera inviata dal comune a casa di ciascun beneficiario del bonus da 382,50 euro. Nei giorni 24 e 25 luglio, secondo quanto emerso finora, dovrebbe partire il ritiro delle card da parte dei beneficiari. Ricevuta la missiva a casa, il titolare dovrà portare con sé la lettera che contiene il codice fiscale abbinato al codice della Postepay assegnata. Al momento del ritiro allo sportello postale, la carta sarà già caricata dell’importo totale pari a 382,50 euro, uguale per tutti i beneficiari.

La carta va attivata entro il 15 settembre, effettuando un primo pagamento. “Nota bene: la mancata attivazione entro il 15 settembre 2023 comporta la non fruibilità della carta e la conseguente decadenza dal contributo”, spiegano le Faq del governo. Il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha spiegato che, “per evitare dispersioni, al 15 settembre i fondi delle carte non attivate saranno ripartiti tra le famiglie che avranno attivato la card”.

Sarà possibile spendere i 382,50 euro della social card tra il primo agosto e il 31 dicembre 2023.

E cosa si può acquistare? I beneficiari potranno impiegare la carta solidale per comprare generi alimentari di prima necessità. Non sarà possibile spendere l’importo in negozi di abbigliamento o di altro tipo e il decreto esclude espressamente l’alcol tra i beni acquistabili. Con apposite convenzioni, il ministero dell’agricoltura ha inoltre stipulato degli accordi con alcuni gruppi che operano nel settore, per l’applicazione di un ulteriore sconto del 15% in favore dei possessori delle social card (qui c’è l’elenco).

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