“Nuovo bando idrico. Il Comune non tutela i lavoratori”. Questa la scritta esposta in piazza Duomo sullo striscione dei lavoratori. Al centro della protesta, inscenata davanti Palazzo Vermexio dai lavoratori della Siam, sostenuti dai sindacati di categoria, Filctem, Femca e Uiltec, la clausola sociale, inserita nell’appalto, che non garantirebbe il futuro dei lavoratori. Assenti il sindaco Italia e il vicesindaco Coppa. Un comportamento ritenuto non più tollerabile dai Segretari Generali presenti, Fiorenzo Amato Filctem, Seby Accolla Uiltec e Sebastiano Tripoli Femca, che non sono stati ricevuti nemmeno dall’assessore al Servizio idrico integrato, Carlo Gradenigo.
Diventa così sempre più forte il malessere dei lavoratori del servizio idrico di Siracusa. L’ennesima protesta scaturisce dal fatto che nel nuovo bando europeo per l’affidamento del servizio, (attualmente in scadenza di proroga alla Siam, unica azienda su 6 partecipanti che si è aggiudicato il bando ancora per due anni), non sarebbe utilizzata la clausola di salvaguardia con l’Art. 173 del codice dell’ambiente che risulta essere legge speciale per il settore, piuttosto che il DLgs. 50\2016 a cui il bando emanato dal Comune di Siracusa fa riferimento. Secondo i lavoratori e sindacati, potrebbe capitare che l’impresa vincitrice della gara possa dare il ben servito a un numero non precisato di dipendenti, mandando in frantumi il loro futuro e quello delle loro famiglie. Cosa più grave, e non ancora tollerabile, come sottolineano gli stessi sindacati, è che il Comune sarebbe stato avvertito ma, a quanto pare ad oggi va dritto per la sua strada, sottraendosi ad un confronto ufficiale con le organizzazioni sindacali di categoria.

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