Covid-19: in Sicilia 1.123 nuovi positivi, 10 i morti. Seconda regione per  contagi giornalieri - la Repubblica

Da lunedì undici regioni italiane potrebbero transitare in zona gialla. Tra queste non c’è la Sicilia, che resterà arancione. Mentre i dati nazionali sono in lieve ma costante miglioramento, in Sicilia la curva dei contagi non accenna a diminuire, anzi è in salita da ben otto settimane e quella in corso potrebbe essere la nona, anche se non sono stati raggiunti i picchi di gennaio.

Alcuni numeri. Tra i 1.200 e i 1.300 nuovi contagi giornalieri, una media del 13 % rispetto ai tamponi molecolari mentre quella nazionale non supera il 7 %. Gli attuali positivi sono 25.188, quasi il doppio rispetto ai 13.522 dell’11 marzo, anche se si resta lontani dal picco del 24 gennaio (47.654). Male anche sul fronte dei ricoveri: oggi sono 1.456 (il 12 marzo erano 772) di cui 182 in rianimazione (il 14 marzo erano 100). E un calo, neppure minimo, ancora non si vede. Il calo c’è, invece, su base nazionale. Gli attuali positivi sono 475.635, mentre il 5 aprile erano 570.096. Il 19 febbraio erano 382.448, ma una diminuzione di quasi 100mila unità in soli sedici giorni fa ben sperare. Idem per i ricoveri: sono 25.860, il 6 aprile erano 33.080, il 20 febbraio 19.788. Tra questi, 3.076 in rianimazione, il 6 aprile erano 3.743, il 17 febbraio 2.043. Necessaria un’accelerazione sul fronte dei vaccini. Ad oggi, in Italia, ne sono stati somministrati 16 milioni 271mila 272, di cui 11 milioni 497mila 656 prime dosi e 4 milioni 773mila 616 seconde dosi. In Sicilia somministrate 1 milione 178mila 966 dosi su 1 milione 518mila 295 disponibili, il 77.7 %, ben cinque punti sotto la media nazionale. Solo due regioni, Basilicata (77.5 %) e Calabria (72.4 %), hanno una percentuale inferiore. Il vaccino più somministrato finora è Pfizer, quello meno Moderna. Pesa la diffidenza su Astrazeneca. Nello scorso fine settimana, grazie alla possibilità di vaccinarsi senza prenotazione, per gli ultra 60enni, in Sicilia sono state somministrate 26mila dosi Astrazeneca. Da oggi a domenica l’iniziativa si ripete ed è importante perché ci sono in giacenza ampie scorte di siero anglosvedese, che protegge totalmente dalla malattia grave.

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