“L’assoluta immobilità del governo sul fronte caro energia al Sud è preoccupante. Nessun concreto intervento a tutela di aziende ed enti locali che fanno parte del mercato di salvaguardia significa continuare a penalizzare il Mezzogiorno e la Sicilia. Le risposte non si devono al Movimento 5 Stelle, ma a quelle aziende siciliane che, a causa degli alti costi dell’energia del mercato di salvaguardia, soffrono un divario di competitività rispetto a quelle del Nord. E anche ai nostri comuni con bilanci in sofferenza che rischiano di dovere razionalizzare i servizi essenziali per i cittadini“. Così il deputato siciliano del Movimento 5 Stelle e Questore della Camera dei deputati, Filippo Scerra, dopo la risposta del Governo – per bocca del sottosegretario all’Ambiente, Claudio Barbaro – alla sua interrogazione parlamentare sul mercato di salvaguardia. “La nostra ricetta – conclude Scerra – è incrementare gli investimenti al Sud per colmare il gap infrastrutturale e spingere con decisione sulle rinnovabili, sull’autoconsumo di energia e sulle comunità energetiche per raggiungere gli obiettivi europei di neutralità climatica e contribuire ad abbassare il prezzo dell’energia. Questo governo si dimentica del Sud e della Sicilia, privilegiando la linea Calderoli che porta l’autonomia del Nord e un Paese sempre più spaccato in due. Continueremo a far pressione per chiedere interventi a sostegno del Mezzogiorno e una modifica del meccanismo di determinazione del prezzo nel mercato di salvaguardia“.Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Navigazione articoli Tornano le Province in Sicilia: come saranno composte e quando si voterà La sindaca di Pachino ha ritirato le dimissioni da prima cittadina