Niente nido o materna per chi non è vaccinato, anche se i genitori pagano la multa, mentre chi vuole che il proprio figlio sia esonerato deve chiedere un certificato al pediatra che attesti il pericolo dall’immunizzazione del piccolo. A meno di un mese dal rientro in aula, una serie di circolari del ministero della Salute e del Miur fanno chiarezza sui punti dubbi della legge sull’obbligo vaccinale.  

Contrariamente alle speranze di qualche genitore “no vax”  il semplice pagamento della multa non basterà ad iscrivere ai servizi per l’infanzia il bambino, mentre per la scuola dell’obbligo l’iscrizione resta possibile. Per essere esonerati invece servirà un certificato del pediatra o del medico di base. “La sanzione estingue l’obbligo della vaccinazione – si legge in una delle circolari del ministero della Salute – ma non permette comunque la frequenza, da parte del minore, dei servizi educativi dell’infanzia, sia pubblici sia privati, non solo per l’anno di accertamento dell’inadempimento, ma anche per quelli successivi, salvo che il genitore non provveda all’adempimento dell’obbligo vaccinale».  

Per i genitori che invece hanno già vaccinato i propri figli sarà necessario portare il certificato di vaccinazione a scuola: entro il 10 settembre la documentazione va portata a nidi e materne, mentre il 31 ottobre è il termine per le altre scuole. Per chi opterà per l’autocertificazione c’è tempo poi fino al 10 marzo per portare i documenti ufficiali.

 

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