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Un aumento di composti organici volatili (Cov) in atmosfera, con picchi di inquinanti della famiglia degli idrocarburi aromatici, riconducibili ai processi industriali della raffinazione del petrolio. È quanto è accaduto nell’aria siracusana sabato mattina, denunciato dai cittadini agli organi di controllo e sulle apposite pagine social.

Ciò che il naso ha avvertito in maniera inequivocabile, dunque, trova conferma nei tabulati estratti dalle centraline di monitoraggio della ex Provincia regionale, compresa la strumentazione Airsense allocata in viale Scala Greca per registrare le sostanze solforate all’origine, già in passato, delle principali molestie olfattive. Nella prima parte della mattinata, dalle 7 alle 12, in ogni parte monitorata della città sono stati registrati picchi di inquinanti di natura industriale. Anche la centralina di via Specchi ha registrato l’anomalo picco di: benzene (da medie attorno allo zero a 8 mg per mc), di toluene (30,40 alle 9, mentre due ore prima era 0,67), etilbenzene (da zero a 6,2).

In viale Teracati il picco principale ha riguardato gli Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici) arrivati a una media oraria di 140 alle nove di sabato mattina (durante la notte viaggiavano attorno a 5) e dunque in assenza di traffico. L’Airsense, strumento mobile collocato da qualche mese in viale Scala greca, sabato mattina ha registrato picchi di sostanze della famiglia degli idrocarburi aromatici: benzene (6,8), toluene, n-eptano, butano, propilene, tiofene, butene, pentene, isobutano.

A cercare di capirne di più anche il consulente ambientale del Comune, l’ingegnere Giuseppe Raimondo: “Le centraline – dice – confermano l’evento di cattiva qualità dell’aria”. Da una prima lettura si nota l’improvviso cambio della direzione del vento: “C’è un ribaltamento di 180° della direzione del vento – nota lo stesso Raimondo – e tutto quello che spirava dalle industrie si è diretto su Siracusa”. Questo potrebbe certificare l’assenza di incidenti che abbiano causato particolari fuoruscite di sostanze inquinanti, ma di impianti regolarmente in marcia che tuttavia, con un evento atmosferico improvviso, hanno determinato una presenza molesta di inquinanti in atmosfera tutti in un’unica direzione.”Tutte le centraline – conclude Raimondo – registrano un innalzamento di quasi tutti gli inquinanti”.

L’ultima volta, lo scorso agosto, dopo l’accesso agli atti il Comune di Siracusa inviò i rilevamenti alla Procura della Repubblica. Dal canto suo la magistratura ha già chiuso un’indagine per inquinamento dell’aria e messo sotto inchiesta i vertici di Isab e Esso. Lo stesso procuratore capo, Francesco Paolo Giordano, ha detto più volte che le prescrizioni imposte alle due aziende per la diminuzione delle emissioni daranno frutti non prima di 12 mesi. Il crono programma degli interventi è partito lo scorso ottobre.

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