“Ancora una volta il segretario della Cgil di Siracusa Alosi (cui fa eco Bonomo) interviene sul servizio sanitario aretuseo con dichiarazioni vacue, generiche, fuorvianti e confuse (tipiche di chi non sa di quell’argomento) con l’unico risultato di denigrare l’operato e l’immagine dell’Azienda pubblica (quindi di tutti) e di chi vi opera solo probabilmente per autoreferenzialità (ma credo che i più se ne siamo accorti). Verrebbe da dire cui prodest! E allora è il caso di spiegare che in provincia di Siracusa sono stati previsti nell’ultimo ventennio (mi chiedo dove erano Bonomo e Alosi) circa 1200 posti letto di cui 800 pubblici e 400 privati”. È quanto afferma il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra.
“Questi posti hanno prodotto nel 2022 complessivamente 30.344 ricoveri presso gli ospedali pubblici
(in continuo aumento rispetto agli anni passati) e 14.158 ricoveri presso le strutture private, ossia, visto
che la statistica non è una opinione, hanno rispettato la proporzione dei posti letto provinciali (2/3
pubblico, 1/3 privato accreditato).
Ma per evitare il qualunquismo che attanaglia alcune menti, occorre in modo elementare specificare
(visto che ci si rivolge ai cittadini non addetti al settore) che chi si rivolge al privato accreditato non
deve pagare nulla se non il ticket visto che la prestazione è a carico dello Stato/Regione e ciò perché in
base al noto giuridico principio della libera scelta voluto dal legislatore – il cittadino può
indifferentemente rivolgersi al pubblico o al privato accreditato a parità di condizioni.
Quanto alle liste di attesa ancora una volta Alosi fa un salto nel buio. Ed infatti, nonostante la pandemia
e nonostante la cronica carenza di medici a livello nazionale e regionale i dati sono in continuo
miglioramento. Infatti si sono progressivamente ridotte le liste di attesa (grazie sia ai nostri operatori
che agli specialisti accreditati del circuito sanitario provinciale e sempre pagati dal Servizio Sanitario
Regionale senza danno per i cittadini) stante che nel 2018 le liste di attesa avevano risposte nei tempi
previsti dalla legge pari a poco più dell’80 per cento delle richieste in classe Breve, dell’88 per cento in
classe Differibile e del 98 per cento se Programmabile ossia entro 180 giorni, mentre nel 2022 i tempi
di attesa medi sono stati rispettati per oltre il 90 per cento per quelli Brevi, oltre il 93 per cento per le
Differibili e del 99 per cento per le Programmabili. Ciò vuol dire che oggi 9 persone su 10 ottengono la
prenotazione entro i termini di legge.
E che i cittadini siracusani continuino a riporre maggiore fiducia nei servizi sanitari di questa provincia è
dimostrato dal fatto che la mobilità passiva (ossia i soldi che Siracusa versa alle altre province per
prestazioni che fuori provincia vengono richieste dai siracusani) si è notevolmente contratta come
riportata dai Mass media di 10 milioni di euro circa.
Senza contare che l’Asp di Siracusa si è classificata ai primi posti a livello regionale per il rispetto dei
tempi del Piano nazionale Esiti e per la tempestività dell’intervento al collo del femore al primo posto
(ospedale Umberto I di Siracusa) a livello nazionale.
Ed infine, a solo titolo esemplificativo, aver ottenuto l’individuazione del luogo in cui costruire il nuovo
l’ospedale di Siracusa, contraendo i costi di circa 12 milioni di euro sbloccandone l’iter, l’avere aperto i
reparti di Pediatria e Ostetricia ad Avola, come la Stroke Unit a Siracusa, come la Breast Unit a Lentini,
come la Chirurgia e il Centro Amianto e l’Ematologia ad Augusta, l’attivazione dei posti covid all’ospedale di Noto con l’attivazione della Geriatria e la prossima apertura del Centro Autismo e dei
nuovi locali per il Centro Trasfusionale, avere ristrutturato Malattie infettive a Siracusa e avere
attrezzato il nuovo palazzetto come voluto dalla Regione, avere assunto oltre 950 professionisti, avere
sbloccato circa 60 milioni di euro per gli investimenti antisismici, Case di Comunità, Ospedali di
Comunità e Centrali Operative Territoriali in tutti i distretti sanitari di questa provincia, bene, se tutto
questo significa operare in dissonanza con Alosi e Bonomo, sono contento di averlo fatto e stiano
sereni che continuerò a farlo con la trasparenza che ha sempre contraddistinto questa direzione”.

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